Dario Romano, vincitore del premio copertina al BAC Winter Edition, è nato a Brescia nel 1962 e vive e lavora nella provincia, a Flero. Inizia a frequentare lezioni d’artegià da molto giovane, diplomandosi Maestro d’Arte in Arti Pittoriche. Ma non ha mai considerato come chiusi i suoi studi, infatti durante la sua carriera ha sempre lasciato molto spazio alla perfezione della tecnica e alla ricerca stilistica frequentando corsi privati presso importanti artisti contemporanei bresciani.
Crea opere uniche, dipinti che già dal primo sguardo fanno emergere la superba tecnica dell’olio a velatura, ottenuta con paziente stesura della materia. Nonostante balzi subito all’occhio e la faccia da padrone in un primo momento, non bisogna soffermarsi troppo sulla tecnica, poiché Romano porta avanti un percorso di ricerca artistica di “opere non finite” accuratamente ottenute focalizzando l’attenzione sulla sua visione del mondo animale, come possiamo vedere ad esempio qui a fianco nell’opera “Evoluzione?”. Un gruppo di scimmie che pensano, ridono, giocano, parlano tra loro, fanno le smorfie, addirittura una di loro fuma. Ma possiamo notare questa particolarità del fare arte di Dario Romano anche nell’opera “Nothing is What it seems”, nella quale possiamo notare che il leone, Re della savana, è privo di denti e al posto della preda ha una scatola di pelati: sono opere come queste che fanno comprendere la funzione dell’arte sia nella società che per il singolo, la riflessione di fronte a questi dipinti è immediata e profonda.
In queste pagine possiamo ammirare altre scene dipinte dall’artista bresciano: “Red fish” dove due elefanti nuotano allegramente con un pesciolino rosso ed “Energia?” che racconta la fase concitata di una vera e propria lotta alla conquista del palio cittadino; nell’angolo a sinistra fa capolino la piccola testolina di un gattino che ci guarda, fissa noi spettatori della scena. Qui a sinistra possiamo vedere “Palla al centro”, opera vincitrice del Premio Copertina al BAC Winter Edition, tela superba nella realizzazione, nell’originalità e nel significato, che non necessita di alcuna “spiegazione”. Nelle sue opere è evidente l’enorme rispetto che l’artista ha degli animali, ponendo il mondo animale al centro dell’interesse umano nella visione di un rispetto generale ormai perduto, una realtà estremamente importante che vediamo ormai svanire, così come il colore dei dipinti dell’artista va via via sfumando. Questo è il messaggio insito nelle opere di Dario, opere che attraggono lo spettatore per l’estrema precisione e l’enorme bellezza, ma che portano anche un messaggio di positività e responsabilità dell’uomo moderno.
Ma non solo arte e messaggi sociali, Dario Romano negli anni ha maturato notevole esperienza nella decorazione artistica, approdando in un’azienda leader nella realizzazione di scenografie teatrali diventando responsabile di laboratorio. Da anni, inoltre, ricopre il ruolo di insegnante dapprima all’Accademia dei Nove di Rezzato ed organizza privatamente la stessa tipologia di corso presso l’Istituto Don Orione di Botticino. Dal 2018 è socio ordinario della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano. Le sue tele sono presenti in collezioni pubbliche e private. Notevole il numero di mostre in Musei e Gallerie di importanti città italiane e capitali mondiali, nelle quali ha riscosso notevoli consensi di pubblico, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti dalla critica. Da non scordare le numerose pubblicazioni a lui dedicate: tutto il lavoro che ha svolto fin oggi ha portato molte soddisfazioni, fino ad arrivare all’ambitissima copertina sulla nostra rivista d’arte, BIANCOSCURO. La sua carriera sicuramente non si fermerà a questo traguardo, ma continuerà ad evolversi e ad arrivare sempre più in alto.