L’arte di Romano da Flero a Mantova col plauso di Sgarbi
- Socio della Permanente di Milano, vincitore di diversi premi, espone le sue opere in Europa come negli Stati Uniti
MILENA MONETA
Doppia mostra per il pittore e decoratore bresciano Dario Romano, maestro d’arte socio della Permanente di Milano (che accoglie solo 4 bresciani), molto apprezzato dal critico Vittorio Sgarbi («capacità e virtuosismo si manifestano come caratteristica rara ed insolita, con assemblamenti dagli effetti imprevisti ed originali»). Ha appena inaugurato una esposizione a Flero e al Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova (aperta dal 26 maggio al 9 giugno).
A Flero, con il patrocinio dei comuni di Botticino e di Flero stesso, ha esposto a palazzo Calzaveglia Avogadro ne «Il colore corre», una mini personale affiancata dalle opere dei suoi 30 allievi del corso di arti pittoriche, che conduce a Botticino Sera, presentati dall’esperta Nicoletta Senco con performance dal vivo. A Mantova è invece ospite selezionato per la Terza Biennale internazionale d’arte contemporanea Mantova Artexpo 2024 nell’ambito del «Progetto artisti da museo», realizzata nel Museo Diocesano Gonzaga (in piazza Virgiliana 55), presentata tra gli altri da Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera, Sandro Serradifalco, editore e presidente della Fondazione Effetto Arte, e Chiara Rovesta, presidente dell’associazione Mirabilia.
«Attingendo a una tavolozza ricca di intensità cromatica, propone profili di vissuto contemporaneo stemperati in allegoriche visioni di cui i protagonisti sono parte del regno animale: tori, cavalli, tigri, scimmie si stagliano su sfondi decontestualizzati e soltanto suggeriti, animando le tele nel vibrante movimento in cui l’autore li cristallizza» – è stato scritto di lui -. «Il tratto deciso e sicuro, le pennellate precise e l’attenzione minuziosa per i dettagli rendono le sue opere un coinvolgente turbinio di energie, veicolate da soggetti simboli di una realtà di cui l’artista si fa narratore e accusatore».
Romano, vincitore di diversi premi, espone le sue opere in importanti città europee, negli Usa a Manhattan. Le stesse pubblicate su riviste e cataloghi d’arte, recensite da Vittorio Sgarbi e Angelo Crespi.